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MONTE DI DIO

2023 - NAPOLI


      Dario Borruto


Appartamento
 

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pubblicato su AD Web
10/24

NEL CENTRO STORICO DI NAPOLI, UNA CASA OTTOCENTESCA TRASFORMATA PER IL CONTEMPORANEO

Come trasformare una casa d’epoca con soluzioni nascoste ed effetti a sorpresa. 

 

Una casa nel centro storico di Napoli trasformata con effetti a sorpresa


Siamo nel centro storico di Napoli, alle spalle di piazza del Plebiscito, sulla collina di Pizzofalcone, nota anche col nome di Monte di Dio: «Una parte alta che guarda i tetti e le cupole della città partenopea», racconta l’architetto Pasquale Bianchini, autore del restyling di questo luminoso appartamento sito in un palazzo ottocentesco in tufo. «La casa ha una superficie di circa 200 mq, con soffitti alti 4, 5 metri. Un impianto classico, con un “bel respiro” come si suol dire, perché ogni funziona ha un proprio spazio dedicato, è elegante e funzionale», continua il progettista. Nuovi proprietari e clienti sono una neo coppia, due professionisti, lui commercialista e lei manager in una maison di moda, che qui hanno costruito il proprio nido d’amore, e anche le camere per i figli che entrambi hanno avuto da precedenti relazioni. Una casa dunque malleabile a una coppia e a una famiglia allargata. Bianchini ha avuto carta bianca, pochi gli arredi preesistenti e dunque tutto da costruire e da scegliere e, complice la passione del padrone di casa, l’appartamento si trasforma in uno scrigno di icone del design, pezzi di grandi autori di ieri e di oggi, legati magistralmente tra loro. 

Un foyer di ingresso, un ampio soggiorno di circa 50 mq, una cucina separata e poi la zona notte, con una camera matrimoniale e due altre camerette, due bagni en suite mentre, colpo di teatro, un terzo si trova in un soppalco, a cui si accede da una scala in muratura e che funziona come bagno principale della zona giorno: «La prima volta che realizzo un bagno su un soppalco. Una parete in metallo nero con due aperture laterali conducono da una parte alla cucina e dall‘altra a una scala che porta al bagno, totalmente rivestito in marmo a eccezione di una parete in vetro plissettato che cattura la luce dal piano di sotto», dice Bianchini, soddisfatto dell'effetto scenografico, oltre che funzionale, della soluzione. «La casa, d'epoca e nel centro storico di Napoli, aveva subito nel tempo interventi poco felici, ho letteralmente liberato la zona giorno e rivisto la distribuzione della zona notte, pur mantenendo le metrature delle camere», spiega Bianchini, che lavora di sottrazioni per aggiungere valore. «Ho cercato di mantenere gli elementi della casa d’epoca originali come il parquet e gli infissi, mentre ho riutilizzato alcuni marmi Marquinia e Carrara di recupero preesistenti nell’appartamento per realizzare dei pezzi custom come il coffee table e il tavolo del soggiorno e una panca, tutti realizzati da artigiani locali», continua.

Ma il rigore formale in questo appartamento è solo apparente, Bianchini disegna molto più di ciò che si vede, creando un gioco di scatole, un effetto matrioska, dove tutto scompare o, addirittura, sembra altro. Come accade nel grande salone, dove due bellissimi quadri astratti – «Li ho realizzati io. Sono due grandi tele di iuta, di 3,10 per 1,80 metri, che ho fatto montare a pannelli dal falegname e ho dipinto a mano», dice Bianchini – sono state poi inserite in binari per nascondere la televisione e il wi-fi. «Ho sempre disegnato, fin da piccolo, volevo diventare un artista ma la mia famiglia mi ha convinto a scegliere architettura per avere una professione più sicura, oggi ne sono felice ma mi resta la vena pittorica», confessa l’autore. Sotto queste belle tele, un altro pezzo custom made, un mobile contenitore lungo ben 11 metri con top in Corian® per non avere punti di giuntura, e ante in legno cannettato. «Un altro mobile simile, dall’altra parte del tavolo da pranzo, nasconde invece la zona bar», continua l’architetto che, sempre nel living, è autore anche di un tappeto monocromatico con geometrie decorative date da due altezze diverse di pelo e realizzato ad hoc da Besana Carpet Lab.

Un corridoio conduce poi alla zona notte. Nella camera matrimoniale una parete divisoria connotata da un oblò che fa entrare più luce dalla finestra posteriore, nasconde la cabina armadio. Mentre, ai piedi del letto, una porta a scomparsa conduce al bagno en suite. In questa zona si trova anche una seconda camera, mentre la terza si trova sul soppalco, con bagno en suite, a cui si aggiunge lo strepitoso bagno in marmo che funge da principale della casa. Un gioco di equilibri e sorprese, disvelamenti e segreti, stile e funzionalità. Magistralmente bilanciati.

Fuori il centro storico di Napoli, dentro un involucro che lega passato e presente, e iinfine si aggiungono i meravigliosi arredi: «La coppia praticamente non aveva mobili da traslocare dalle precedenti dimore così mi sono sbizzarrito, complice anche la passione per il design del padrone di casa», racconta l’architetto. Accanto agli arredi fissi, tuti su disegno, fanno il loro ingresso l’iconica Lounge Chair degli Eames, luci di Nemo, Flos, Oluce firmate da maestri come Vico MagistrettiAchille e Pier Giacomo Castiglioni e Barber Osgerby. E poi il maestro, Ettore Sottsass Jr con uno scultoreo vaso per Bitossi o, ancora, un bellissimo vaso da fiori contemporaneo, quello di Ronan & Erwan Bouroullec per Vitra. L‘antico viene rivisitato con un gusto per il bello che resta universale, e ricuce questo interno al contemporaneo con sofisticata famigliarità. «Quando progetto mi sento come un artista davanti ad una tela bianca. Mi diverte trasformare gli spazi in opere d’arte. Dipingo quadri da quando ho 10 anni e lo faccio tutt’ora, alla fine di ogni progetto sono solito regalare ai miei clienti un’opera realizzata con le mie mani».


VALENTINA RAGGI

PASQUALE BIANCHINI - Architecture and Interior Design - Corso Umberto I 106 | NAPOLI - 80138 -
+39 081 283 470 - pasqualebianchini@yahoo.it

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